• uomo al pc con lampadina in mano

Risk Based Thinking: cos’è

Con l’introduzione della “Struttura di Alto Livello” ISO ha introdotto un nuovo approccio ai Sistemi di Gestione chiamato “Risk Based Thinking”.

Il Risk Based Thinking è diventato particolarmente “famoso” a partire dal 2015, quando per la prima volta ha coinvolto la norma più famosa e diffusa del mondo: la ISO 9001.

Ma cosa significa Risk Based Thinking? A giudicare dal fatto che nella versione italiana della norma ISO 9001 la terminologia non è stata tradotta si potrebbe supporre che neanche in UNI hanno trovato un accordo sul suo significato! 

La traduzione più comune è “Approccio basato sul rischio” anche se letteralmente suonerebbe più come “Pensiero basato sul rischio”, dove è importantissimo specificare subito che “risk” in inglese non ha un’accezione negativa come in Italiano bensì andrebbe tradotto come rischio/opportunità.

Quindi “Approccio basato su rischi e opportunità” possiamo considerarla una traduzione efficace.

Risk Based Thinking cos’è

Bene, ora che lo abbiamo tradotto cosa ce ne facciamo? E perché utilizzarlo? 

L’approccio basato sul rischio è un approccio di “Risk Management” cioè di gestione dei rischi e delle opportunità associate allo scopo della normativa su cui deve essere applicato. Nel caso della ISO 9001 lo scopo è quello di “fornire con regolarità prodotti e servizi che soddisfano i requisiti dei clienti e le normative cogenti applicabili” e “accrescere la soddisfazione del cliente tramite l’applicazione efficace del sistema…”.

In pratica le norme ISO ci chiedono oggi di sviluppare un sistema documentato che garantisca quanto sopra tenendo in considerazione i rischi in cui si potrebbe incappare qualora il sistema non fosse adeguato o, al contrario, le opportunità che si potrebbero cogliere nel momento in cui lo è. 

Questo tipo di approccio richiede un’elevata dose di personalizzazione dell’analisi, che dipende da molti diversi fattori del contesto. Per un’azienda che opera attraverso una forte esposizione bancaria, per esempio, le parti interessate e i fattori del contesto possono essere molto diverse da un’azienda che invece opera con capitali propri. Chi lavora con impianti con un forte impatto ambientale avrà fattori del contesto da tenere presente completamente diversi da chi invece ha una produzione “green” e via discorrendo. 

Mappare rischi ed opportunità, cioè gestire il Risk Base Thinking, permette di ragionare il proprio business tenendo presente i rischi da minimizzare e le opportunità che possono essere colte… una cosa non da poco!