Il Manuale della Qualità, secondo la definizione della norma ISO 9000:2015, è “una specifica per il sistema di gestione della qualità di un’organizzazione” e classicamente viene inteso come la punta della piramide di un sistema documentale organizzato su 4 livelli:
1. Manuale Qualità;
2. Procedure;
3. Documenti Operativi;
4. Modulistica.
La nuova norma ISO 9001 ha snellito notevolmente la struttura documentale del Sistema di Gestione per la Qualità, in quanto elimina (oltre alle cosiddette procedure obbligatorie) anche la richiesta di un Manuale della Qualità.
Mentre i più pensano che sia venuta meno la richiesta della sola “punta della piramide”, in realtà la norma intende la possibilità di eliminare, almeno potenzialmente, tutto l’assetto documentale di un Sistema di Gestione.
Attraverso l’approccio basato sul Risk Based Thinking, la norma ISO 9001 chiede di valutare e controllare la capacità di un’azienda nel fornire con regolarità prodotti e servizi conformi alle specifiche concordate con il cliente. Come? Andando a comprendere quali sono le parti interessate, quali sono i loro bisogni e le loro aspettative e come questi ultimi possano impattare col Sistema di Gestione della Qualità dell’azienda in forma di rischi o opportunità.
Il cambiamento di approccio che viene effettuato attraverso questa metodologia impatta su tutto il sistema documentale ove nulla è più “obbligatorio”. Questa apparente semplificazione ha aumentato il livello di responsabilità per le Aziende, chiamate ora a motivare le proprie scelte in merito a cosa documentare (e come farlo) all’interno del proprio Sistema di Gestione della Qualità.
A questo punto viene spontaneo chiedersi: serve costruire un Manuale Qualità? Ma soprattutto: come farlo?
Esistono diversi motivi validi e utili per valutare seriamente l’opportunità di utilizzare un nuovo approccio documentale alla norma; gli obiettivi?
documentare solo quello che davvero serve; creare un Manuale Qualità efficace, privo di fronzoli e pronto per essere utilizzato in maniera innovativa attraverso il supporto della tecnologia.
Il nuovo Manuale della Qualità è uno strumento molto potente, che richiede competenza e impegno per la sua realizzazione; questo, unito ad adeguati strumenti digitali, può fornire quel valore aggiunto che l’approccio documentale che ci ha accompagnato fino ad oggi non sempre è riuscito a dare.
Per comprendere appieno questo approccio è importante capire che l’ISO 9001 è definitivamente mutata da “norma di conformità e qualità del prodotto” a “norma che guarda alla prestazione dei processi e gli obiettivi dell’azienda”.
La proposta è, quindi, un Manuale della Qualità organizzato sul modello che sta alla base dei sistemi di gestione (il ciclo di Deming), fortemente digitalizzato attraverso la piattaforma Digitaliso.
Conosciamola meglio!
PRIMA SEZIONE
Nella prima sezione viene documentata tutta la fase di pianificazione (Plan), la quale identifica il Contesto, la Leadership, l’Organizzazione del Sistema di Gestione e, attraverso i processi di pianificazione informatizzati di Digitaliso, identifica le parti interessate, i fattori e le azioni per affrontare i rischi e le opportunità.
SECONDA SEZIONE
Nella seconda sezione viene documentata la fase di attuazione o funzionamento (Do), la quale identifica i processi di supporto informatizzati Digitaliso e le attività operative.
TERZA SEZIONE
Nella terza sezione avviene il controllo (Check), all’interno del quale vengono effettuati i monitoraggi e le misurazioni; Digitaliso, inoltre, offre numerosi spunti per la digitalizzazione dei processi di controllo.
QUARTA SEZIONE
La quarta e ultima sezione è quella del riesame (Act), ovvero quella in cui vengono effettuate le analisi dei dati raccolti con Digitaliso e dove viene effettuato il riesame della direzione per chiudere il ciclo del miglioramento continuo.
Questo approccio metodologico, che chiamiamo Qualità 4.0, permette di cogliere tutti i vantaggi dei Sistemi di Gestione grazie alla loro digitalizzazione.